Il metodo Feuerstein e le difficoltà cognitive dei bambini

Oggi tocchiamo un argomento un po' complesso che vorrei però cercare di riassumere per rendere comprensibile al lettore di che cosa si tratta, almeno a grandi linee. Perché questo argomento? Perché mi sta particolarmente a cuore in quanto lo vivo in prima persona con mio figlio.

Oggi più che mai si fa attenzione ai nostri figli, a come crescono e si sviluppano, a come reagiscono agli stimoli, a come apprendono. E tanto spesso, purtroppo, si evidenziano anomalie legate allo sviluppo psicomotorio e cognitivo. Ritardi più o meno gravi, legati o meno a fattori genetici, tuttavia in grado di impattare negativamente sull'apprendimento "normale" dell'individuo. Come genitori attenti questo ci mette in profonda agitazione ed è a questo punto che inizia l'iter delle valutazioni neuropsichiatriche con le conseguenti terapie del caso.

Tra queste, il metodo Feuerstein si pone l'obiettivo dello sviluppo cognitivo dell'individuo. Si tratta, in poche e sicuramente riduttive parole, di un metodo per il potenziamento delle capacità mentali basato sul principio che l’intelligenza non è un fattore predeterminato e stabile ma un elemento passibile di evoluzione. Feuerstein (l'ideatore del metodo stesso) esplicita le condizioni che permettono il potenziamento delle capacità mentali fornendo indicazioni riguardanti l’ambiente in cui operare, l’approccio educativo da instaurare e predisponendo esercitazioni pratiche, utili al superamento di eventuali carenze cognitive. La teoria di Feuerstein sulla "Modificabilità Cognitiva" afferma che l'intelligenza è modificabile a partire da qualsiasi età. La base del metodo è che l'apprendimento avviene non tanto attraverso l'esposizione diretta agli stimoli, quanto mediante la presenza di un mediatore (adulto) che intenzionalmente seleziona e organizza gli stimoli, in modo che l'esperienza del bambino possa attuarsi attraverso un processo di generalizzazione, quindi utilizzabile in altri contesti.

Il metodo viene attuato esclusivamente da Terapisti autorizzati e riconosciuti dall'ICELP (International Center for the Enhancement of Learning Potential) di Israele e consiste in una serie di fascicoli con esercizi specifici a difficoltà crescente, strutturati e pensati per attivare le funzioni cognitive carenti. L'importantissima interazione con il mediatore che indirizza e orienta il bambino nell'analisi volta alla risoluzione dell'esercizio proposto sul fascicolo, favorisce, appunto, il processo di generalizzazione.

Se quindi doveste ritrovarvi in una situazione di disabilità cognitiva presunta o conclamata di vostro figlio e se non vi fosse stato proposto, chiedete informazioni su chi applica il metodo Feuerstein nella vostra zona: darete a vostro figlio una marcia in più, un valido strumento di ausilio per cercare di superare un problema che, se non riconosciuto e ignorato, sarà la croce che lo condannerà per tutta la vita.